I miei primi 10 dischi di Elvis


Potrei scrivere a lungo sul mio primo incontro con Elvis, ma non ce n'è bisogno. Nel post inaugurale di Elvis - Anyplace is Paradise, l'altro blog che porto avanti da quasi due anni descrivo dettagliatamente quei momenti. In breve, rimasi molto colpito dalla reazione di mia madre, mentre al telegiornale davano notizia della scomparsa di questo artista che non avevo mai sentito nominare. Si mise a piangere e sembrava davvero inconsolabile. Mi spiegò che Elvis era stato un uomo bellissimo, ammirato da milioni di donne e un grandissimo cantante, dotato di una voce straordinaria. Nei giorni successivi a questo triste evento le sue parole continuarono a risuonarmi in testa. Circa un mese dopo, mia madre si decise a comprare un giradischi nuovo e qualche LP per inaugurarlo nel migliore dei modi. Non dimenticherò mai il momento in cui, vedendomi indeciso davanti a centinaia di album, si avvicinò e mi disse perché non prendi un disco di Elvis, vedrai, ti piacerà. Mi piacque. Nel giro di quattro mesi riuscii a mettere da parte (e a custodire gelosamente) ben dieci 33 giri di colui che nel frattempo era diventato il mio idolo. Per quanta altra musica possa aver ascoltato e amato negli ultimi 37 anni, nel mio cuore il primo posto di Elvis è stato e continua ad essere inattaccabile, nessuno può competere con lui. Come dico sempre, Elvis è un discorso a parte. Curiosamente, considerando che da allora è passata una vita, ricordo la precisa sequenza dei miei primi dieci acquisti.

1 - SOLID GOLD (1975)

Perché, in quel lontano giorno di settembre del 1977, scelsi proprio il Solid Gold della Lineatre? E' facile rispondere, costava circa la metà degli altri LP e non volevo che mia madre spendesse troppo. Mi sono chiesto spesso se per accendere la mia passione, un disco sarebbe valso l'altro. Magari si, anzi, sicuramente si, perché la voce di Elvis è magica a prescindere e mi avrebbe comunque conquistato. Certo, Kentucky Rain fu un inizio indimenticabile, e tracciò un sentiero che mi avrebbe condotto in un mondo nuovo, pieno di cose da scoprire. In effetti mi parve di ascoltare la musica per la prima volta, e quando Solid Gold smise di girare dentro di me già lo sapevo, con Elvis non sarebbe finita li. Resta da segnalare la reazione estasiata dei presenti in casa quando fu il turno di Jailhouse Rock

2 - FROM ELVIS PRESLEY BOULEVARD, MEMPHIS, TENNESSEE (1976)

Questo lo presi su suggerimento di mia madre, visto che rimase folgorata dall'immagine di Elvis in copertina. Una volta tornati a casa lo suonammo e lei, alle prime note di Hurt, esclamò: ma questa è A chi! Per quanto riguarda mia sorella, che pure apprezzava Elvis, prese a dire che quella che stavamo sentendo sembrava musica lirica! Onde evitare le sue battute sarcastiche, nei giorni a seguire presi ad ascoltare l'album di nascosto, quando ero solo in casa... non volevo si parlasse male del Re. C'è anche un altro aneddoto, decisamente buffo, legato a From Elvis Presley Boulevard, Memphis, Tennessee. In copertina c'era scritto "recorded live" e qualcuno, non ricordo chi, mi disse che in italiano significava "registrato dal vivo". Ora, di applausi al termine dei brani non se ne sentivano, così dopo qualche tempo mi assalì un dubbio angosciante: non è che al pubblico non sono piaciute le canzoni ed è rimasto in silenzio? Ok, prima che mi prendiate per matto, vi ricordo che avevo 11 anni...

3 - ROCK 'N' ROLL (1973)

Ancora mia sorella in azione. In quel periodo si era messa in testa di ballare il rock 'n' roll, e una volta arrivati nel negozio dove ci recavamo abitualmente, si mise subito alla ricerca di un album che contenesse musica adatta allo scopo. All'improvviso prese a sbandierare, esultante, una raccolta di vari artisti intitolata, manco a dirlo, Rock and Roll. Ironia della sorte, nella fila dei dischi di Elvis, avevo appena notato la gialla copertina di Rock 'n' Roll. A dispetto della mia giovane età, mi vidi costretto a farle un discorso che trasudava onestà di fondo e interesse personale... "Senti... hai detto che volevi un disco di rock 'n' roll... Elvis è considerato il re del rock 'n' roll, e hai visto come si chiama questo ellepì? Giuro che le cose andarono in questo modo! Alla fine li prendemmo entrambi, ma fu la Blue Suede Shoes di Elvis a farla impazzire. Unica nota negativa di questo investimento, altrimenti perfetto, fu la presenza di I Got A Sweetie sul primo lato del vinile, che si rivelò essere la I Got A Woman già presente in Solid Gold. All'epoca ragionavo in termini di canzoni, non di dischi e questo fu il mio primo "doppione".   

4 - ELVIS IN DEMAND (1977)

Nel 1977, complice anche una sua recente emissione su singolo, Suspicion passava con una certa frequenza in radio. Questi ripetuti ascolti ci fecero innamorare della canzone, così decidemmo che il prossimo acquisto avrebbe dovuto necessariamente contenerla. Una volta tornati nel nostro negozio di dischi preferito mi misi immediatamente alla ricerca di Suspicion, trovandola infine su Elvis In Demand. A dire il vero esitai per diversi minuti, perché la copertina dell'album proprio non mi piaceva... io volevo immagini di Elvis, non disegni! La raccolta, piena di ottimi brani, si rivelò un grandissimo successo in casa. Ricordo distintamente mia sorella ascoltare in continuazione The Sound Of Your Cry e Do Not Disturb, mentre io mi concentrai su Tomorrow Is A Long Time e It's Only Love. Che tempi...  

5 - 50,000,000 ELVIS' FANS CAN'T BE WRONG (1959)

Tornai da scuola (ero in prima media), e mentre parlavo con mia madre mi resi conto che su una sedia, a qualche metro di distanza, qualcosa di familiare stava attirando la mia attenzione. Quando mi avvicinai, 50,000,000 Elvis' Fans Can't Be Wrong (Elvis' Gold Records, Volume 2) mi apparve in tutto il suo splendore, con la sua splendida copertina che moltiplicava all'infinito l'immagine dorata di Elvis. Dopo aver ringraziato mia madre per la meravigliosa sorpresa, misi l'album accanto agli altri quattro LP che avevo, poi passai qualche minuto ad osservarli attentamente... eh si, era la mia collezione di Elvis! Se ripenso a quel periodo, quando ogni nuova canzone era una piccola, grande conquista... allora si che divento molto nostalgico.  

6 / 7 - PROMISED LAND (1975)
TODAY  (1975)

In tutta la mia vita non mi sono mai rivolto a qualcuno pretendendo qualcosa, dicendo voglio o dammi, e ovviamente non è accaduto neanche con mia madre. Mai una volta in cui mi sia messo a fare i capricci o la lagna per qualcosa, tanto da bambino quanto da adolescente. Questa premessa per dire che se quel giorno portai a casa due dischi, fu perché lei disse oggi puoi prenderne due. Curiosamente, anche se non potevo saperlo, decisi per entrambi gli album del 1975, e per tutta la vita avrei continuato ad associarli. Ancora oggi, se ne ascolto uno, potete star certi che molto presto sarà il turno dell'altro. Promised Land mi diede qualche problema, perché non riuscivo a tradurre il titolo in italiano... alla fine lo scrissi su un pezzo di carta che portai alla professoressa di inglese: mistero risolto!  

8 / 9 - GOOD TIMES (1974)
MOODY BLUE (1977)

Altro insperato doppio acquisto! Il fatto che scelsi altri due album degli anni '70 la dice lunga sulle mie iniziali preferenze. E' indubbio che nel 1977 l'immagine più recente di Elvis mi affascinasse di più. A dire il vero, quel giorno avrei voluto prendere Elvis In Concert, lo ricordo benissimo, ma ne parlerò tra qualche riga! Inizialmente mi concentrai quasi esclusivamente su Moody Blue, ma dopo una partenza lenta mi affezionai a Good Times, soprattutto perché conteneva quella che si sarebbe rivelata la canzone preferita di mia madre: Spanish Eyes. Mia sorella, che tanto aveva criticato From Elvis Presley Boulevard, si arrese completamente alla bellezza di Unchained Melody che invece a me (ma poi cambiai radicalmente idea) non faceva impazzire.  

10 - ELVIS IN CONCERT (1977)

Ero molto tentato da Elvis In Concert, che sapevo essere un album dal vivo contenente quello che veniva erroneamente definito "l'ultimo concerto di Elvis". Fui sul punto di prenderlo, ma quando iniziai a leggere i titoli delle canzoni sul retro della copertina, mi resi conto che ne avevo già diverse, e che per I Got A Woman sarebbe stata la terza volta. Per me non aveva molta rilevanza sapere che le stesse fossero presenti sul disco in versioni live, ragionando come ero solito fare quando scartavo un pacchetto di figurine, quelli erano doppioni, punto e basta! Ad ogni modo, il richiamo di quel LP era troppo forte, e quando mi fu chiesto che regalo volessi a Natale, non ci pensai due volte... potete facilmente immaginare cosa risposi! Avevo passato i mesi precedenti ad ascoltare i miei primi nove album, ma Elvis In Concert  ebbe il potere di prendermi per mano e condurmi a pochi metri dal mio idolo, che non si limitava a cantare, ma parlava e rideva. Fu un autentico shock. Forse a qualcuno potrà sembrare strano ma questo è, in assoluto, il disco di Elvis che ho ascoltato di più.

Dedico questo primo post del blog a mia madre, scomparsa un anno e mezzo fa. Di soldi in casa ne giravano davvero pochi, e so bene quanto si sacrificò pur di vedere i propri figli felici. Mamma, sei stata una donna meravigliosa e sarai sempre nel mio cuore, mi manchi tantissimo.    

Commenti

  1. meraviglioso Roberto, veramente meraviglioso.
    Davide Raga

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  2. Mi unisco a Davide ! Come sempre eccezionale Roberto !!!

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  3. Ecco qua il tuo primo post sul tuo nuovissimo blog. Un post davvero affascinante, coinvolgente e sentimentale. Una storia bellissima. La tua storia. La tua passione. E i tuoi amori nostralgici (Mamma ed Elvis). Grazie per averci emozionato!

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    1. Ti ringrazio Donny, ogni tanto mi lascio andare ai ricordi... Era molto tempo che volevo scrivere questo post, alla fine ho pensato che poteva funzionare come presentazione su FEIR!

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  4. Caro Roberto stranamente abbiamo molti momenti in comune anche mia mamma è stata un vettore fondamentale per la nascita della mia passione e per l'acquisto dei vari primi lp di Elvis , ricordi davvero emozionanti , grazie per questa condivisione ciao Andrea

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    1. Caro Andrea, grazie per la visita. Avendo io e te iniziato molto presto con Elvis, è normale che le nostre rispettive madri abbiano giocato un ruolo fondamentale in questa cruciale prima fase!

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